Punto e virgola: un tatoo per l’estate e per la vita…

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La depressione è una delle patologie psichiche più frequenti colpendo non meno del 15% della popolazione con percentuali in continua crescita. Il carico di sofferenza che si porta dietro è notevole sia per i soggetti che ne sono affetti che per le loro famiglie oltre ad essere la causa di circa il 60% dei suicidi.

     La depressione è una malattia che colpisce, non solo l’umore, ma anche il pensiero, la volontà e tutto quanto l’individuo, e non è semplicemente un più o meno transitorio “sentirsi giù”.

     La depressione non è un segno di debolezza del soggetto o una condizione che dipende dalla sua volontà. Il depresso non può sentirsi meglio semplicemente “sforzandosi”, “dandosi una smossa”, mettendoci “la buona volontà”.

Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questa patologia,  nella primavera del 2013 è nato il “Project Semicolon”, fondato da Amy Bleuel figlia di un padre morto suicida. La traduzione di “Semicolon” è un semplice punto e virgola; un simbolo spesso dimenticato dalla punteggiatura stessa; un simbolo sottovalutato, quasi come la depressione, in molti casi. Un simbolo dal significato forte: un momento di pausa, ma non la fine. Non un punto ma, invece, un intermezzo dopo il quale ripartire.

Il movimento dal quale prende le mosse il progetto ha un obiettivo ben preciso: quello di incoraggiare e supportare tutte le persone che stanno combattendo la loro personale battaglia contro la depressione, le dipendenze e le tendenze suicide.

Il simbolo del Progetto Semicolon, ovvero il punto e virgola, sta diventando un vero e proprio fenomeno virale in questa estate 2015 e sempre più persone postano sui social le foto dei loro tatuaggi con questo simbolo sul polso…proprio sulle vene, che per un depresso sono simbolo di vita da recidere.

Oltre alla “moda” però, è importante scorgere il messaggio che questo tatuaggio si porta dietro: un invito alla rinascita, a riprendere il filo del proprio racconto perchè come dice la Bluel sul sito del progetto “Il punto e virgola viene scelto da un autore che potrebbe decidere di finire la frase, ma non lo fa. Quell’autore sei tu. E la frase è la tua vita”.

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