L’ansia da crisi: come affrontarla…

crisiA subire gli effetti della crisi non sono soltanto industrie e posti di lavoro, ma molto spesso anche la psiche di chi è direttamente coinvolto, o di chi teme di poterlo essere. La paura è quella di essere travolti e sopraffatti da un mondo in difficoltà; la situazione economica può provocare ansie soprattutto in chi consulta in modo compulsivo le notizie su questi temi, spesso impostate in tono drammatizzante.
Molto spesso sono le donne più a rischio degli uomini, soprattutto quelle con figli piccoli, perché la situazione di tensione e incertezza è aggravata dalle responsabilità familiari.
Anche tra i giovani sotto i 25 anni sono in aumento i casi di ansia e depressione, dovuti principalmente alle difficoltà a entrare nel mondo del lavoro e all’incertezza sul futuro.

Tuttavia gli specialisti ammoniscono che parlare di disturbi ansiosi come conseguenza della crisi economica non è del tutto corretto; piuttosto esiste una difficoltà ad adattarsi allo stress oppure un’amplificazione di disturbi ansiosi preesistenti.
La verità è che la crisi economica ha fatto scattare meccanismi di difesa mentale in molte persone, aumentando il senso d’insicurezza e la paura di non riuscire a far fronte ai propri obblighi personali. In sostanza la crisi ha reso l’ansia “fisiologica” meno tollerabile.
E l’uso di antidepressivi e ansiolitici in questi casi non è d’aiuto, secondo gli esperti: a volte infatti le medicine vengono usate anche per disturbi lievi e senza la consulenza di uno specialista, generando rischi da abuso e assuefazione.

Quali strategie adottare allora se la crisi ci tiene in apprensione di giorno e svegli di notte?
Uno stile di vita più sano, alimentazione regolare, più movimento e attività fisica (almeno un’ora un paio di volte la settimana) possono incidere positivamente, rafforzando la resistenza allo stress e aiutando il normale ritmo sonno-veglia.
In ogni caso bisogna poi però essere in grado di sviluppare la capacità di staccare la spina una volta fuori dall’ambiente lavorativo; sfruttare il tempo libero per dedicarsi ad attività rasserenanti ed eventualmente imparare tecniche di meditazione e rilassamento per svuotare la mente.

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