E’ di qualche giorno fa la pubblicazione sul Daily Mail di uno studio condotto dalla compagnia Rescue Remedy dal quale emerge chiaramente come preoccupazioni e conflitti ci rubino in media 5 anni di vita!
Dai dati del sondaggio è emerso come in media al giorno ci si preoccupa per un’ora e cinquanta, che alla settimana è pari a 12 ore e 53 minuti e nell’arco di una vita media è uguale a quattro anni e 11 mesi. Insomma, passiamo in media quasi 5 anni della nostra esistenza a “rovinarci il fegato” dietro a ansie e dissidi più o meno gravi…
Ma quali sono i temi che maggiormente ci preoccupano? Uno degli argomenti che causa maggiore angoscia è il lavoro, a seguire le preoccupazioni finanziarie, la paura di essere in ritardo e i problemi di salute.
Ma le preoccupazioni non si limitano a toglierci anni di vita, l’84% del campione ha infatti dichiarato di aver perso parecchie ore di sonno, per molti queste hanno portato a conflitti con partner, amici, colleghi, perdita di lavoro e conseguenze negative per la salute…in una sorta di reazione a catena con effetti sempre più gravi.
Ecco allora che diviene di fondamentale importanza l’imparare a mantenersi calmi anche nelle situazioni più difficili. Andare a fare una camminata, parlare con una persona cara, evitare la situazione stressante o il cercare di focalizzarsi su altro sono alcune delle azioni che si possono compiere per allontanare quei pensieri che non ci permettono di essere tranquilli e sereni.
Ogni volta che l’angoscia ci assale faremmo bene a ripeterci il celebre aforisma di Confucio: “Se c’è rimedio, perché t’arrabbi? Se non c’è rimedio, perché t’arrabbi?”, risparmieremmo sicuramente qualche anno di vita…