Stalker: la 5 tipologie di molestatori che possono rovinarti la vita

stalkingLo stalking è un fenomeno sempre più dilagante e sempre più spesso i casi di cronaca ci raccontano di donne vittime di forme di persecuzione più o meno violenta.

Ma anche gli uomini, sempre più spesso, sono oggetto di stalking. L’associazione SOS Stalking ha infatti stimato che un uomo su 20 sarebbe stato vittima di reati persecutori almeno una volta nell’arco della propria vita .

Ma chi è lo stalker? Perchè sviluppa tali comportamenti e come si presenta?

Nella letteratura scientifica sull’argomento sono state pubblicate diverse classificazioni tra le quali, quella maggiormente utilizzata, è la suddivisione in cinque tipologie di Mullen e dei suoi collaboratori (1999). Mullen classifica lo stalker sulla base di tre variabili:

  • il tipo di relazione che intercorre tra vittima e l’autore di stalking;
  • gli scopi perseguiti dallo stalker attraverso i comportamenti di molestie assillanti:
  • la presenza/assenza di disturbi mentali.

Sulla base di tali parametri possiamo allora distinguere:

– “Il risentito” . Il suo comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di aver subito ed è quindi alimentato dalla ricerca di vendetta. Si tratta di una categoria piuttosto pericolosa che può ledere prima l’immagine della persona e poi la persona stessa. Il problema più grave è legato alla scarsa analisi della realtà: perché il risentimento fa considerare giustificati i propri comportamenti che, producendo sensazioni di controllo sulla realtà, tendono a loro volta a rinforzarli.

– “Il bisognoso d’affetto”. Questa tipologia di molestatore è motivata dalla ricerca di una relazione e di attenzioni che possono riguardare l’amicizia o l’amore. La vittima in genere viene considerata, per via di una generalizzazione a partire da una o più caratteristiche osservate anche superficialmente, vicina al “partner o amico/a ideale”, una persona che si ritiene possa aiutare, attraverso la relazione desiderata, a risolvere la propria mancanza di amore o affetto. Spesso il rifiuto dell’altro viene negato e reinterpretato sviluppando la convinzione che egli abbia bisogno di sbloccarsi e superare qualche difficoltà psicologica o concreta. Questa categoria include anche la forma definita “delirio erotomane”, in cui il bisogno di affetto viene erotizzato e lo/la stalker tende a leggere nelle risposte della vittima un desiderio a cui lei/lui resiste. L’idea di un rifiuto, vissuto come un’intollerabile attacco all’Io, viene respinta con grande energia e strutturando un’alta difesa basata sull’allontanamento della percezione reale dell’altro, delle sue reazioni e della relazione reale che viene sostituita da quella immaginaria.

– “Il corteggiatore incompetente” . Ricade in questa tipologia colui che tiene un comportamento alimentato dalla sua scarsa o inesistente competenza relazionale che si traduce in comportamenti opprimenti, espliciti e, quando non riesce a raggiungere i risultati sperati, anche aggressivi e villani. Questo tipo di molestatore è generalmente meno resistente nel tempo nel perseguire la persecuzione della stessa vittima, ma tende a riproporre i propri schemi comportamentali cambiando persona da molestare.

– “Il respinto” . È il persecutore che diventa tale in reazione ad un rifiuto. È in genere un ex che mira a ristabilire la relazione oppure a vendicarsi per l’abbandono. Spesso oscilla tra i due desideri, manifestando comportamenti estremamente duraturi nel tempo che non si lasciano intimorire dalle reazioni negative manifestate dalla vittima: la persecuzione infatti rappresenta comunque una forma di relazione che rassicura rispetto alla perdita totale, percepita come intollerabile. Nella psicologia di questo tipo di “inseguitore assillante” gioca un ruolo cruciale il modello di attaccamento sviluppato che è una delle forme di tipo insicuro, in grado di scatenare angosce legate all’abbandono che creano una tendenza interiore, più o meno consapevole, a considerare l’assenza dell’altro come una minaccia di annientamento e di annullamento del Sé.

– “Il predatore” . In questo caso il molestatore ambisce ad avere rapporti sessuali con una vittima che può essere pedinata, inseguita e spaventata. La paura, infatti, eccita questo tipo di stalker che prova un senso di potere nell’organizzare l’assalto. Questo genere di stalking può colpire anche bambini e può essere agito anche da persone con disturbi nella sfera sessuale, quali pedofili o feticisti.

Riconoscere la tipologia di stalker con cui si ha a che fare aiuta prima di tutto a non sentirsi in colpa e a denunciare, perchè troppe volte le vittime di stalking restano mute di fronte alle violenze subite.

BIBLIOGRAFIA: Mullen P.E., Pathè M., Purcell R., Stuart G., 1999, A study of stalkers. In American Journal of Psychiatry, 156.

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