Rientro a scuola: affrontiamolo al meglio!

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Tornare a scuola a tutte le età rappresenta un momento delicato, reso critico da ansie e paure di bimbi e genitori, dove all’orgoglio di crescere si unisce la paura di sbagliare.

Tutto appare nuovo ai piccoli studenti, orari, compiti, compagni, modi di organizzare spazio e tempo. Davanti ai nuovi compiti da affrontare molti bimbi si sentono spaesati. Se pensiamo poi al passaggio dalla scuola dell’Infanzia a quella Primaria, fino alle scuole Medie e Superiori, scopriamo che non sempre la continuità con la scuola precedente è garantita. Proprio per questo non andrebbero sottovalutate le paure e le ansie dei piccoli alle prese con le prime classi scolastiche: non esistono classi facili e classi difficili! Per i bambini ogni ciclo scolastico rappresenta una nuova e impegnativa sfida da portare avanti, proprio come per gli adulti è il lavoro. 

Proprio per queste ragioni i genitori devono essere dei bravi accompagnatori, capaci di esserci, di sostenere, ma senza togliere al bambino il piacere e la fatica di prendersi nuove responsabilità.

Non dimentichiamo infine che, lo stile con cui si educano i figli si riflette nel loro modo di affrontare la scuola (per es. uno stile iperansioso potrebbe rendere difficile l’integrazione, facendo sentire il bambino inadeguato, etc). La famiglia insomma rappresenta per il ragazzo il primo sostegno e punto di riferimento: condividiamo quindi con i nostri figli emozioni e ricordi delle esperienze che si sono fatte a scuola, avviciniamoci al loro mondo senza forzarlo, cercando di fargli sentire vicinanza e regalando un poco di entusiasmo e voglia di infilarsi nella bella avventura che può essere la scuola. Questo incoraggerà l’autonomia dei giovani studenti e li tranquillizzerà rispetto alla paura di non essere all’altezza.

Importante è anche tenere a mente che, anche in caso di separazioni o divorzi, di difficoltà lavorative e di problemi che in generale possono affliggere mammà e papà, i genitori comunque devono fare tutto il possibile per collaborare e rendere quanto più sereno il clima intorno al bambino/ragazzo. Solo così quest’ultimo potrà concentrarsi e dare il meglio, senza rimanere turbato da problematiche di cui non ha nessuna colpa.

Dal lato della scuola, invece, sempre più centrale si fa la necessità di adeguare strutture e istituzioni scolastiche ad essere  “elastiche” e “flessibili”. Con  genitori sempre più impegnati a livello lavorativo, è importante che la scuola dia l’opportunità di gestire più facilmente i piccoli frequentatori, rappresentando un vero continuum educativo con le famiglie.

Perchè la scuola non deve rappresentare un problema per nessuno (famiglie, insegnati e, in primo luogo, studenti) ma deve essere un luogo dove apprendere, crescere e comprendere insieme…

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